Anarchico.
Il 14.10.1920 prese parte agli scontri davanti al “Casermone” di Bologna e fu arrestato e prosciolto in istruttoria.
Pare che abbia preso parte anche allo scontro a fuoco con i fascisti, avvenuto nel 1921 a Pian di Macina (Pianoro).
Il 14.12.1926 fu arrestato, schedato e assegnato al confino per 3 anni per «attività antifascista».
Andò alle Tremiti (FG), ad Ustica (PA) e a Ponza (LT).
Tornato in libertà il 29.11.1928, fu classificato di “3ª categoria”, quella delle persone considerate politicamente più pericolose.
Tra la fine del 1929 e lʼinizio del 1930 fu fermato per una decina di giorni, in occasione delle nozze del principe ereditario.
Subì controlli sino al 9.3.1936, quando morì.